Il ruolo dell'attività fisica nel trattamento della fibromialgia
- Marco Clementi
- 31 lug 2022
- Tempo di lettura: 2 min

ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
SCUOLA DI FARMACIA, BIOTECNOLOGIE E SCIENZE MOTORIE RIMINI
Corso di LAUREA in SCIENZE delle ATTIVITÀ MOTORIE e SPORTIVE
IL RUOLO DELLA ATTIVITÀ FISICA E DEL PROFESSIONISTA IN SCIENZE MOTORIE NEL TRATTAMENTO DELLA FIBROMIALGIA.
Relazione finale in Biologia e Genetica
presentata da Marco Clementi
Relatore dott.ssa Raffaella Casadei
SESSIONE I ANNO ACCADEMICO 2015/2016
INDICE
INTRODUZIONE......................................................................................................................Pag. 3
1.1 EPIDEMIOLOGIA...............................................................................................................Pag. 5 1.2 EZIOLOGIA.........................................................................................................................Pag. 5 1.3 SINTOMI PRINCIPALI........................................................................................................Pag. 6 1.3.1 Dolore e Ipersensibilità..................................................................................................Pag. 6
1.3.2 Sonno e Fatica.................................................................................................................Pag. 7
1.3.3 Disturbi Cognitivi............................................................................................................Pag. 8
1.3.4 Depressione e Ansia.......................................................................................................Pag. 9
1.3.5 Altri Disturbi...................................................................................................................Pag.10
1.4 PATOGENESI....................................................................................................................Pag.10
1.4.1 Genetica ed Epigenetica..............................................................................................Pag.10
1.4.2 Manifestazioni Neurologiche........................................................................................Pag.11
1.4.3 Stress e Asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene.......................................................................Pag.11
1.4.4 Sistema Nervoso Autonomo.........................................................................................Pag.13
1.4.5 Ormone della Crescita GH e Fattore di Crescita
Insulino Dipendente IGF-I............................................................................................ Pag.14
1.4.6 Ruolo dei Neuropeptidi.................................................................................................Pag.14
1.4.7 Stato dei Muscoli / Muscoli come input nocicettivo...................................................Pag.17
1.4.8 Ischemia Muscolare.......................................................................................................Pag.18
1.4.9 Fatica Muscolare............................................................................................................Pag.19
1.5 TRATTAMENTO................................................................................................................Pag.20
1.5.1 Indicazioni Generali.......................................................................................................Pag.20
1.5.2 Esercizio fisico................................................................................................................Pag.22
1.5.3 Effetti sul Muscolo.........................................................................................................Pag.22
1.5.4 Regolazione della Temperatura e Afflusso di sangue al Muscolo.............................Pag.23
1.5.5 Effetti sulla Depressione, sulle Capacità Cognitive e sul Dolore a
livello sistemico..............................................................................................................Pag.23
1.5.6 Terapia Fisica..................................................................................................................Pag.24
1.6 CONCLUSIONI.................................................................................................................Pag.27
1.7 BIBLIOGRAFIA..................................................................................................................Pag.29
ABSTRACT
La Fibromialgia, o Sindrome Fibromialgica (FM), fa parte di quelle sindromi somatiche funzionali non spiegate clinicamente. L’eziologia è, ad oggi, sconosciuta. Si conoscono solo alcuni fattori di rischio. La sintomatologia è invece ben conosciuta e vasta. I principali disordini somatici indotti dalla sindrome sono: mialgia cronica, ipersensibilità al dolore, fatica cronica, sonno, disturbi cognitivi, depressione e ansia. La sintomatologia è permanente ma fluttuante nell’intensità e, come conseguenza, vi è un peggioramento a livello funzionale e del benessere generale. I pazienti fibromialgici spesso diventano inabili a lavorare e molti riportano restrizioni nelle attività di vita quotidiana. A ciò è correlato anche lo sviluppo di sovrappeso o obesità, con tutti i rischi legati a questa condizione. La FM di per sé non comporta un maggior rischio di mortalità, ma i fibromialgici hanno un maggior rischio di morte per suicidio o per incidenti. Non conoscendone le cause, il trattamento è solo a livello della sintomatologia ed è stato dimostrato che il miglior trattamento sia un approccio multidisciplinare comprendente terapia farmacologica e non-farmacologica. In particolar modo, a livello nonfarmacologico viene consigliata una vita attiva a livello sociale e fisico, in quanto è stato dimostrato che l’esercizio fisico può essere uno dei migliori trattamenti per combattere i sintomi principali della sindrome come il dolore cronico, la fatica e la depressione. Obiettivo di questa tesi sarà dunque quello di analizzare i vari sintomi e le modifiche fisiologiche della FM, in modo da poter determinare come l’esercizio fisico, e quale tipo specifico, possa contribuire al miglioramento della sintomatologia e della qualità della vita nei pazienti affetti e capire se e come l’operatore in Scienze Motorie possa essere il professionista in grado di affiancare il medico e aiutare maggiormente i malati di FM.
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